'Pendolari della memoria' è un libro sull'amicizia e sulla vita: su ciò che significano, sui percorsi che tracciano, sui segni che lasciano, sul perdersi e sul ritrovarsi. È un libro su una generazione di passaggio, che ha mille facce diverse, i cui figli hanno destini dissimili a volte per un caso, a volte per avere avuto genitori più vecchi o più giovani o solo incapaci di essere tali, o per non averne avuto affatto. È un libro sulla capacità e la necessità di fare delle scelte. Soprattutto, è un libro sulla memoria, sui suoi meccanismi, su come le cose che accadono si fissano in qualche angolo di noi, riaffacciandosi a tratti senza che sia possibile ricacciarle indietro. Nella memoria i fatti e le persone restano sospesi in forme e modi che non trattengono più nulla dell'originale. E i personaggi non hanno più un nome e una storia propria, ma agiscono illuminati dalla prospettiva della memoria, sempre parziale e selettiva. Tutto torna, dal passato al presente e poi ancora al passato, senza tregua, senza apparente significato e redenzione. I protagonisti si muovono come pendolari, spinti da un odore, un sapore o un avvenimento qualunque, quasi...